Parlarne con i professionisti sanitari
Consultarsi con il team medico, a volte può essere scoraggiante e può capitare di sentirsi sopraffatti. Per questo, abbiamo creato una breve guida per affrontare al meglio la discussione.
Quando si decide di intraprendere un viaggio è indispensabile preparare tutto il necessario per vivere con serenità la vacanza o la trasferta. In primis pensando a come giustificare il trasporto di tutti i medicinali e i dispositivi indispensabili alla nostra cura.
Oltre a una lettera del medico curante, che spieghi nel dettaglio la
nostra situazione medica, e alle prescrizioni dei medicinali che ci
potrebbero servire, prima di partire per un viaggio bisogna preparare
anche un documento che giustifichi la necessità di trasportare i
farmaci essenziali alla nostra terapia. Nella lettera lo specialista
dovrà essere il più dettagliato possibile circa i materiali
terapeutici che ci consiglia di portare con noi, così da evitare
problemi per esempio in aeroporto o alla dogana.
Di questo
documento medico dovremo avere molta cura, facendo possibilmente un
paio di fotocopie della lettera firmata dal medico prima di partire,
così da averla comunque a disposizione in caso di perdita o
smarrimento dell’originale. Inoltre, dovremmo chiedere allo
specialista di redigerla in lingua inglese, così da non avere problemi
con la traduzione se dovessimo recarci all’estero (si può
eventualmente pensare di farne una copia anche nella lingua del paese
in cui arriveremo a destinazione, ma generalmente la lingua inglese è
sufficiente per evitare problemi).
Meglio partire con qualche copia in più della lettera del medico, così da averla a disposizione anche nel caso in cui perdessimo accidentalmente l’originale.
Per il trasporto dei farmaci necessari alla nostra condizione medica è poi bene munirsi anche di un altro documento, che li elenchi nel dettaglio e che ne giustifichi l’indispensabilità. Spesso questi medicinali non possono viaggiare in stiva (specie se il viaggio è particolarmente lungo): il documento redatto servirà anche a giustificare la loro presenza nel nostro bagaglio a mano.
Quali i contenuti della lettera?
La lettera redatta dallo specialista dovrà contenere i dati
della persona e la diagnosi da parte del medico o del centro di
emofilia presso il quale siamo in cura. Dovrà poi spiegare cos’è
l’emofilia e le sue possibili conseguenze. Dovrà ricordare che, in caso
accada un episodio di sanguinamento improvviso, al paziente sarà
necessario assumere determinati farmaci: sarebbe bene elencarli uno
per uno, così da fugare il dubbio sui quantitativi che stiamo
trasportando durante il viaggio. Dispositivi medici come fiale, aghi e
siringhe necessitano, infatti, di accurata documentazione affinché i
controllori e i doganieri possano comprenderne la reale
necessità.
La lettera spiegherà anche esattamente come
conservare la terapia durante il viaggio e giustificherà così l’uso di
contenitori termici eventualmente dotati di elementi raffreddanti,
indispensabili alla sua corretta conservazione. È opportuno che chi
redige la lettera indichi con chiarezza la necessità di trasportare
tutto l’occorrente con estrema cura, conservandolo in imballi
protettivi per non compromettere il materiale, rendendolo poi
inutilizzabile in caso di urgenza. Ricordare la fragilità delle
medicine che dobbiamo portare con noi potrà essere d’aiuto anche per
la loro conservazione in aereo, treno, nave o altro mezzo di
trasporto, sollecitando il personale ad averne particolare cura. Allo
stesso modo se parte della nostra terapia è meglio che non venga
passata attraverso metal detector o raggi X, nella lettera andrà
specificato dal medico, così che sia ufficiale la richiesta di esonero.
La lettera per trasportare materiale infusionale in viaggio dovrà contenere l’elenco di tutto quanto ci serve per la terapia e in caso di urgenza e le informazioni per la sua corretta conservazione durante il viaggio.
Infine, la lettera dovrà riportare tutti i riferimenti del medico che l’ha stilata o del centro di trattamento dell’emofilia che si sta occupando di noi, compreso un numero di telefono sempre accessibile in caso si volessero conferme su quanto contenuto nel documento oppure maggiori informazioni su quanto dichiarato.
Ricordiamo che l’elenco dei centri di cura dell’emofilia situati sul territorio nazionale è presente sul sito di AICE (Associazione Italiana Centri Emofilia), mentre se si viaggia all’estero, dal sito WFH è possibile scaricare l’elenco sempre aggiornato dei centri accreditati che trattano l’emofilia in tutto il mondo.
Per viaggiare in sicurezza è indispensabile, oltre alla lettera del medico sulla nostra condizione di salute, anche quella sul trasporto dei farmaci indispensabili alla terapia. Chiedi al tuo medico di redigerla in lingua inglese
Per approfondire: