Curare la propria salute dentale è importante per tutti, ma per le
persone che convivono con l’emofilia, questo aspetto diventa ancora
più fondamentale.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i cambiamenti
rapidi dello stile di vita, che hanno portato alla diffusione di diete
ricche di zuccheri e alti consumi di alcol e tabacco, sono all’origine
di molte condizioni di salute croniche. Questi comportamenti
diventano particolarmente determinanti nell’ambito della salute
dentale, la quale influenza fortemente tutto lo stato di salute e
di benessere della persona e che può avere effetti anche molto pesanti
sulla vita quotidiana, specialmente per una persona con emofilia.
Per le persone che convivono con emofilia, è importante curare la
propria salute dentale in primo luogo per poter limitare la necessità
di ricorrere a trattamenti odontoiatrici complessi. In secondo luogo,
le protesi odontoiatriche (così come le procedure chirurgiche, a cui
molte persone con emofilia devono ricorrere) sono particolarmente
soggette a infezioni che provengono principalmente dal cavo orale e
dalle vie aeree, possono essere anche gravi e comportare ulteriori
cure mediche ed interventi chirurgici.
A una cattiva igiene dentale sono correlate inoltre diverse
patologie (quali gengiviti, carie, e parodontiti) che possono causare
gravi emorragie gengivali, soprattutto in coloro che hanno emofilia di
entità grave o moderata, e per evitare la necessità di importanti
interventi chirurgici dentali.
Per questi motivi, è fondamentale che la persona con emofilia si
sottoponga a controlli odontoiatrici periodici e faccia un’accurata
igiene orale e cura della bocca.
Chi vive con l’emofilia sa bene quanto questa patologia possa
influenzare molti aspetti della propria vita, e a volte possa spingere
a evitare determinate situazioni, per timore di eventuali
sanguinamenti o di complicanze. Un esempio sono i trattamenti
odontoiatrici: specialmente fino a qualche tempo fa, alcuni
pazienti cercavano di evitare il più possibile di sottoporsi a cure
dentali, talvolta necessarie, per paura della complessità
dell’intervento e per le possibili complicazioni. Questo ha
comportato, in alcuni casi, un ritardo nelle cure dentarie,
favorendo a lungo termine delle situazioni patologiche.
I pazienti con emofilia possono essere a rischio sanguinamento intra
e post-operatorio dopo procedure di chirurgia orale; tuttavia, con
l’adozione di determinati accorgimenti, oggi anche per le
persone con emofilia è possibile sottoporsi in sicurezza a interventi
odontoiatrici anche complessi. L’Italia può inoltre vantare diversi
centri odontoiatrici dedicati alla cura dei pazienti con emofilia.
Tra gli accorgimenti che permettono alle persone con emofilia
di sottoporsi a operazioni chirurgiche odontoiatriche, citiamo:
-
rivolgersi al proprio centro emofilia di riferimento o
all’ematologo, per concordare eventuali modifiche alla terapia in
corso. La Federazione mondiale dell’emofilia (WFH) raccomanda
l’uso della terapia sostitutiva del fattore di coagulazione prima di
sottoporsi a chirurgia orale invasiva;
- informare il
personale medico coinvolto nell’operazione della propria patologia,
e accertarsi che si coordini con un centro emofilia o un eventuale
centro odontoiatrico dedicato alla cura dei pazienti
con emofilia;
-
In caso di interventi odontoiatrici complessi, in
presenza di una protesi ortopedica in qualsiasi articolazione,
è necessario intraprendere una terapia antibiotica dal giorno
precedente alla procedura e prolungarla per svariati giorni, al fine
di evitare contaminazioni e seguenti infezioni, anche contattando
l’ortopedico di riferimento;
- presentare un tesserino (o
placca metallica) identificativo in cui sono segnati i dati
anagrafici e patologia ematologica, i recapiti telefonici del medico
ematologo curante e del Centro Emofilia di riferimento e i
riferimenti del farmaco prescritto;
- dopo una procedura
chirurgica, informare l’ematologo se si verificano sanguinamento prolungato o difficoltà nel parlare,
deglutire o respirare e, in caso di dubbio, recarsi al pronto
soccorso.
Ai genitori di bambini e adolescenti con questa patologia viene
consigliato di:
- trasmettere ai propri figli una corretta educazione alla
prevenzione dentale, al fine di ridurre la necessità di
sottoporsi a interventi e operazioni, e prevenire patologie del cavo
orale;
- rivolgersi a un centro di assistenza dentale al
momento dell’eruzione del primo dentino (intorno ai 6 mesi di età) o
comunque entro il compimento del primo anno, per ridurre i rischi di
sviluppo di patologie orali;
- effettuare controlli
semestrali, finché i bambini hanno i denti da latte;
- supervisionare il momento del lavaggio dei denti di bambini di
età pari o inferiore ai 6 anni.